domenica 14 agosto 2016

Donne madonne mercanti & cavalieri. Sei storie medievali

Trovato per caso, "Donne Madonne Mercanti & Cavalieri" di Alessandro Barbero (noto ai più per i suoi interventi con Piero Angela a SuperQuark) è stato una bella sorpresa.
Scritto con uno stile veloce e colloquiale - infatti è la trascrizione di un ciclo di conferenze tenute da Barbero per il Festival della Mente - questo piccolo saggio si legge benissimo ed è davvero sorprendente. 

Scopriamo le vite di sei personaggi medievali, a cavallo tra il 1200, il 1300 e inizio 1400: "Fra’ Salimbene da Parma, il francescano che ha conosciuto papi e imperatori, vescovi e predicatori, e su ognuno ha da raccontare aneddoti, maldicenze e pettegolezzi;
Dino Compagni, il mercante di Firenze che ha vissuto in prima persona i sussulti politici d’un comune lacerato dai conflitti al tempo di Dante; Jean de Joinville, il nobile cavaliere che ha accompagnato Luigi il Santo alla crociata, testimone imperturbabile di sacrifici, eroismi e vigliaccherie; Caterina da Siena, che parlava con Dio e le cui lettere infuocate facevano tremare papi e cardinali; Christine de Pizan (si chiamava in realtà Cristina da Pizzano), la prima donna che ha concepito se stessa come scrittrice di professione, si è guadagnata da vivere ed è diventata famosa scrivendo libri; Giovanna d’Arco, che comandò un esercito vestita da uomo e pagò con la vita quella sfida alle regole del suo tempo."

Come mai proprio questi sei personaggi?
Perchè tutti hanno lasciato testimonianze scritte della loro vita - tranne Giovanna D'Arco, della quale però abbiamo gli atti dei due processi di cui fu vittima e successivamente protagonista - e quindi è stato possibile ricostruire abbastanza agevolmente le condizioni di vita di quel tempo e il loro pensiero.
Quello che lascia di stucco è l'attualità del loro pensiero, di come passano sì i secoli e le mode, ma in fondo l'animo umano è sempre lo stesso.
Dino Compagni è il personaggio che più colpisce: è stupefacente leggere come descrive, con lucidità e disincanto, la vita politica della Firenze del 1300: gli intrighi, la corruzione, la disaffezione per la cosa pubblica, il mal costume e il sistema di clientele. Insomma, scorrendo i suoi appunti sembra di leggere la cronaca di un commentatore della politica odierna. Amaramente, un'altra conferma che cambia tutto, ma in fondo non cambia niente.

Ho trovato anche i video delle conferenze su youtube, li pubblico per chi fosse interessato:
Come pensava un uomo del Medioevo 1, Il frate [Salimbene da Parma]

Nessun commento:

Posta un commento