Che dire? Mi pare evidente che ho un debole per i romanzi per ragazzi e questi della Piemme sono davvero stupendi, sia per la vesta grafica che per le storie che non hanno niente da invidiare a quelli per adulti - penso anche alla collana di Sherlock, Lupin e io o a tutti i libri di Geronimo Stilton.
Il racconto è ambientato nella Milano dei giorni nostri, nel periodo natalizio - chissà perché a Polidoro piacciono così tanto i mesi freddi per le sue storie - e protagonisti sono Leo, bambino di origini italiane, ma che ormai vive a Londra e torna in Italia solo per stare coi nonni, e Cecilia, milanese doc e appassionatissima di Leonardo Da Vinci.
Un altro libro per ragazzi riuscitissimo, che tiene alta la tensione fino alla fine e che riesce ad appassionare anche i bambini un po' più cresciuti.
Ultima nota: davvero delicate le parole con le quali Polidoro descrive i primi batticuori dei due preadolescenti e la storia, appena accennata, che si intuisce nascere tra di loro. Una sfumatura leggermente sentimentale che farà immedesimare ancora di più i piccoli lettori.
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