Tornata a casa, ho fatto le divisioni: all'Ingegnere*, che è più grande, ho dato le schede di logica, mentre all'artista** sono toccate quelle di osservazione. Abbiamo fatto un po' di prove e ho scoperto che per i Giochi di logica è ancora troppo presto, sono difficili per dei bambini della materna, bisogna almeno saper leggere bene e saper fare qualche conto; mentre i Giochi di osservazione sono stati un successo, tanto che l'Artista ha dovuto smezzare le sue schede con l'Ingegnere. I giochi proposti sono i più disparati: in cento schede si passa dal dover trovare l'uscita dai labirinti all'individuare le forme, dal memorizzare foto a capire qual è l'elemento intruso o a trovare le differenze. Ieri era una bella giornata e ce le siamo portate al parco: ogni bambino col suo bel pennarello (vanno benissimo quelli per le lavagne bianche, per intendersi), sdraiato sull'erba al sole, a risolvere esercizi. Poi, ogni tanto ci si alzava, una bella corsa e un paio di capriole, e di nuovo a scrivere. Col fatto che le schede sono riscrivibili, poi, si possono scambiare tra fratelli o rifare tante altre volte.
Una bella mattinata diversa e una soluzione senz'altro vincente per passare il tempo, anche all'aperto.
*NdA: mio figlio maschio, più grande.
** NdA: la femmina, più piccola.
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