Stand Rai con Alberto Angela tra la folla |
Padiglione 2 |
Eccomi qui, per la prima volta al salone internazionale del libro di Torino. Per una (s)fortunata coincidenza di eventi, sono riuscita a fare una scappata velocissima ieri: solo poche ore, ma che mi hanno fatto assaporare un po' di questa manifestazione.
Stand Baldini&Castoldi |
Ma poi ho pensato che sarebbe stato bello comunque perdersi lì dentro e mi sono fatta coraggio!
Padiglione 2 |
Stand Piemme |
La prima cosa che mi ha colpita è stata - banale e scontato a dirlo - la gran confusione di sottofondo. Una specie di contrappasso del lettore, che sogna la quiete del suo divano e si trova in un girone dantesco di gente che parla, parla, parla. Non era facile avere una conversazione con la persona che si aveva accanto, e tantomeno si riusciva a seguire un dibattito, se non stando dentro le apposite aree preposte. Appena fuori, non si capiva nulla. Questo, però, tradotto in positivo, vuol dire che era pieno di gente. E, per un Paese in cui si legge davvero poco, potrebbe essere un dato confortante.
Stand del CICAP con Sherlock Holmes sullo sfondo |
E soprattutto è stata un'occasione per rivedere amici o conoscerne di nuovi, con i quali magari avevo avuto solo contatti su Facebook o Twitter.
Un pezzo torinese della Squadra di Lancio |
Subito dopo, tappa obbligata è stata allo stand del CICAP, dove ho potuto conoscere Neva, un'altra componente della ormai famosa Squadra di lancio. Poi di corsa allo spazio Book to the future, dove interveniva Massimo Polidoro in una tavola rotonda su scrittori e social media.
Tavola rotonda a Book to the future |
Mariano Tomatis. Sullo sfondo, l'apparizione di Polidoro |
Alessandra Selmi e Massimo Polidoro |
Young Sherlock Holmes - DeAKids |
Sherlock Lupin e io - Battello a Vapore - Piemme |
Ragazzi in giro per i padiglioni |
Geronimo Stilton - Battello a Vapore - Piemme |
Il #giornoperfetto su post-it |
Stand Newton Compton Editore |
Continuando il giro, una lacrima di commozione mi è scesa davanti allo stand della Newton Compton e vorrei ringraziare pubblicamente questa casa editrice: grazie, perché se non aveste avuto l'idea della collana economica a mille lire e dei Mammut, non mi sarei potuta permettere di leggere tantissimi libri da adolescente. Invece, sin dalle medie, i soldi che i miei genitori mi davano per la merenda, venivano puntualmente investiti in libri. In quegli anni ho letto Poe, Lovecraft, Conan Doyle e tutti i classici. Che il dio dei lettori vi benedica!
Padiglione 2 - Stand Giunti |
Infine, mi ha fatto davvero piacere incontrare, anche se per poco, Davide Valentini, che ho conosciuto su Facebook per le battaglie dei ragazzi di Pro-test Italia e di A Favore della Sperimentazione Animale, mentre mi è dispiaciuto non aver avuto il piacere di conoscere il Prof. Marco Ciardi del Cicap Toscana.
Quattro ore per visitare il Salone Internazionale del Libro di Torino sono davvero poche, ma è valsa la pena andare.
Spero solo di tornare l'anno prossimo con più calma (amici torinesi, chi mi ospita?).
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