martedì 1 marzo 2016

Recensione: Sto con la Band - Confessioni di una groupie

Confesso, avevo molte aspettative su questo libro. Pamela Des Barres è forse una delle groupie più conosciute. Grazie anche al fatto di abitare nel posto giusto al momento giusto (vale a dire a Los Angeles negli anni '60), ha frequentato fin da giovanissima quelli che sono stati i miei miti adolescenziali (e non solo i miei): Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, Birds; ha addirittura fatto la babysitter per Frank Zappa. 
"Sto con la band" è una sorta di autobriografia-commento al diario che "Miss Pamela" ha tenuto dal 1962 al 1974 - diario in alcuni passi disarmante, di una ragazza che a volte sembra profondamente confusa e la droga non è una scusante e nemmeno la causa principale.
Tutto comincia con una sorta di "fangirlismo" - passatemi il termine moderno - esasperato per i Beatles e, in particolare, per Paul Mc Cartney. E quando sopra dicevo che ha frequentato certe persone, intendo ovviamente secondo i dettami dell'epoca, in piena filosofia dei figli dei fiori. Da qualche bacio appassionato con Jim Morrison, l'autobiografia è un'escalation di storie - alcune occasionali, altre più stabili - con le rockstar dell'epoca: sappiamo così che Jimmi Page girava con una valigia piena di accessori sadomaso e che Mick Jagger era dolce e appassionato, molto rispettoso. Sullo sfondo, una ragazza che sì, si diverte, conosce persone che noi comuni mortali abbiamo visto solo sulle copertine dei giornali e vive esperienze particolari (giusto per dirne una, grazie a un progetto di Frank Zappa, sarà anche parte di una girl band, le GTO, e otterrà qualche particina in alcuni film), ma che appare insicura, un po' in balìa degli eventi e degli uomini. Certo, quando racconta di lei a Parigi in giro con Mick Jagger, una punta di invidia nascerebbe in chiunque, ma in generale il libro mi ha un po' annoiata. Forse, è solo scritto male: dovrebbe essere trascinante, folle, elettrizzante, mentre ho davvero fatto fatica a finirlo e l'ho terminato solo per curiosità (d'altronde, che si legge a fare un'autobiografia del genere?!).
In generale, una storia che vale la pena di conoscere solo per capire qualcosa di più di un'epoca e di un modo di essere (Miss Pamela si vanta di essere stata groupie prima ancora che il termine fosse coniato), oltre che per leggere qualche pettegolezzo! :)

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