| Stand Rai con Alberto Angela tra la folla |
| Padiglione 2 |
Eccomi qui, per la prima volta al salone internazionale del libro di Torino. Per una (s)fortunata coincidenza di eventi, sono riuscita a fare una scappata velocissima ieri: solo poche ore, ma che mi hanno fatto assaporare un po' di questa manifestazione.
| Stand Baldini&Castoldi |
Ma poi ho pensato che sarebbe stato bello comunque perdersi lì dentro e mi sono fatta coraggio!
| Padiglione 2 |
| Stand Piemme |
| Stand del CICAP con Sherlock Holmes sullo sfondo |
E soprattutto è stata un'occasione per rivedere amici o conoscerne di nuovi, con i quali magari avevo avuto solo contatti su Facebook o Twitter.
| Un pezzo torinese della Squadra di Lancio |
| Tavola rotonda a Book to the future |
| Mariano Tomatis. Sullo sfondo, l'apparizione di Polidoro |
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| Alessandra Selmi e Massimo Polidoro |
| Young Sherlock Holmes - DeAKids |
| Sherlock Lupin e io - Battello a Vapore - Piemme |
| Ragazzi in giro per i padiglioni |
| Geronimo Stilton - Battello a Vapore - Piemme |
| Il #giornoperfetto su post-it |
| Stand Newton Compton Editore |
Continuando il giro, una lacrima di commozione mi è scesa davanti allo stand della Newton Compton e vorrei ringraziare pubblicamente questa casa editrice: grazie, perché se non aveste avuto l'idea della collana economica a mille lire e dei Mammut, non mi sarei potuta permettere di leggere tantissimi libri da adolescente. Invece, sin dalle medie, i soldi che i miei genitori mi davano per la merenda, venivano puntualmente investiti in libri. In quegli anni ho letto Poe, Lovecraft, Conan Doyle e tutti i classici. Che il dio dei lettori vi benedica!
| Padiglione 2 - Stand Giunti |
Infine, mi ha fatto davvero piacere incontrare, anche se per poco, Davide Valentini, che ho conosciuto su Facebook per le battaglie dei ragazzi di Pro-test Italia e di A Favore della Sperimentazione Animale, mentre mi è dispiaciuto non aver avuto il piacere di conoscere il Prof. Marco Ciardi del Cicap Toscana.
Quattro ore per visitare il Salone Internazionale del Libro di Torino sono davvero poche, ma è valsa la pena andare.
Spero solo di tornare l'anno prossimo con più calma (amici torinesi, chi mi ospita?).

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